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Semplicità e qualità dei prodotti sono i punti di forza della cucina di Rosa, che viene da una famiglia molto numerosa, dove lo spreco era un delitto e il riciclo un’esigenza.
Amante della natura e del contatto con le pesone, Rosa coltiva ogni ben di Dio nella sua casa in campagna a Cava d’Aliga, dove suo figlio Dario ha un laboratorio in cui crea ceramiche incantevoli: tutte le stoviglie della cucina di Rosa sono nate dalle sue mani!

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CAPITOLI

00:00 Intro
01:23 Arriviamo a Cava d’Aliga
03:01 Iniziamo la Preparazione
07:57 Lievitazione
09:45 Formiamo i Cucciddati
16:52 Inforniamo
19:44 Assaggiamo!

mi chiamo Stephanie in arte Mastercheffa 
e sono una biunna sicula di origini francesi innamorata della sua terra dai mille 
colori sapori e profumi la mia Sicilia Bedda è meravigliosamente variegata e la sua cucina 
rappresenta al meglio questo enorme patrimonio culturale ogni provincia ogni comune anzi ogni 
famiglia ha la sua personale interpretazione della tradizione voglio portarvi con me in un viaggio 
alla scoperta della nostra cultura gastronomica storie di ricette ma soprattutto storie di persone di riti familiari di emozioni e di legami 
benvenuti a Siciliani ai Fornelli Ragusa Edition oggi stiamo andando da Rosa a 
Cavadaliga a scoprire come prepara i Cucciddati ciao ragazzi ciao ciao ciao giù giù giù ciao 
ciao facciamo amicizia ciao ho dimenticato dirti se ti facevano un po’ fibanto ciao vicino 
ciao che bella casa ha voglia qua di spazio verde una meravigardo è un voto è scurato perché 
cerchiamo di fare tutto noi cerchiamo però piano piano facciamo che bello dove non ho impastato 
niente io bravissima bravissima così facciamo vedere tutto scusa senò che piacere c’è ulivo 
viti di gli olivi già abbiamo colto il primo olio quest’anno abbiamo fatto un bel po’ di 
olio quindi vi autoproducete insomma allora ormai non compriamo niente tipo fagiolino infatti 
potete dare un po’ di patate ti faccio vedere che riusciamo dare la terra perché è uno spettacolo 
bello che tu le esci dalla terra li lavi le cucini poi abbiamo i fagiolino un po’ di melanzane stanno 
crescendo e comunque a tempo pieno TV tanto tempo certo beh lo immagino poi ce n’è una che sto 
covando di queste qua tutte belle cicce eh è meglio che scappe tu quello abbastanza invadente 
è quello lì guarda guarda come si è messo in posa oh che bello c’è caldo eh quindi Rosa raccontami un po’ che cosa andiamo 
a preparare allora noi dovremmo preparare il cuccidato scaniato che è diciamo un alimento 
abbastanza povero non è un alimento tanto ricercato che quando si faceva quando a casa 
si faceva il pane il nostro pane che è il pane scaniato quello classico eh mamma cosa faceva 
a quando il forno aveva quasi pronto prendeva un pistolo di pane per cui già l’impasto era già 
pronto e mischiava lo stutto il formaggio un po’ di pepe nevo e ci faceva i cuccidati diciamo aveva 
quel cibo riempistomo saporito che che ci piaceva e si faceva Esatto non è che si faceva solo cucino 
si faceva si un pistolo di pane chiamavano in nostre forme e si costruiva questo cuccillato 
l’acqua a temperatura ambiente temperatura ambiente sì per cui piano piano si vede quello 
perché deve veniva un composto diciamo abbastanza compatto ma non troppo d’oro né troppo morbido 
ora vediamo piano piano poi ci fai vedere con la mano la consistenza giusta che non c’è meglio cosa 
di mostrarla secondo me per farla capire poi c’è Semolo che prende più acqua e semolo che ne prende 
meno non è a volte cambia anche la stagione o la stanza dove ci troviamo può cambiare ma anche il 
tipo di grano ci sono grani che ne assorbono di più e grani che ne assorbono di meno allora una 
cosa che io non ho mai usato e penso non ne userò è un’impastatrice perché secondo me aveva tutto 
il piacere no il piacere e poi anche tipo ottiene un impasto un po’ diverso una consistenza diversa 
io mi sono fatta quell’idea meno personale perché non c’è la mano esatto allora noi avevamo io 
vengo da una famiglia numerosa che avevamo sette figli mamma e papà nove e mamma settimanalmente 
faceva il pane poi una volta faceva anche solo le l’infornata di scacce e i biscotti quando 
era il momento per cui si lavorava sempre certo e poi essendo tanti bisognava penso anche 
dare una mano come ai figli no eh per cui se si faceva il pane c’evano sempre delle cinque se 
scaccette sempre non oppure il cucillato non si faceva mai solo il pane e per esempio nella tua 
famiglia c’è questa cosa rascaccio menzu furno si dice si diceva no non è una tradizione 
no allora no facevamo tipo eh tu prendevi un pezzo di pasta la schiacciavi ci metti un po’ di 
sale e la mette all’inizio del forno era tipo la classica tipo vastedda se si chiama non so se 
la chiamano tutti vastedda c’era quell’usanza poi altre cose no che mi ricordo e quella si 
mangiava aspettando che cuacesse il resto eh sì allora la logica di utilizzo è similare 
comunque la stessa cosa nella mia famiglia per esempio si facevano i vavioli con lo zucchero 
quello dolce ausa c però a Ragusa si fanno dolci mentre a Modica normalmente no sì e da quando 
sono que l’ovo li devo fare i salati che a me non piacciono francamente i vavolvi dolce 
che poi c’è anche un motivo perché mamma li faceva dolci una di origini modicane che dice 
ravioli con lo zucchero eh segniamo segniamo zucchero e maggiana grande quella infatti 
nel mio orto non manca la maggiovana c’è una bella piantona che bella fiovita io come 
si dice olio di gomiti come ho detto prima non so se si dice che le briciole non si 
lasciano si devono prendere perché sennò i paventi vestono senza mangiare ah vedi no non 
lo sapevo però una briciola non deve rimanere ah cosa che diceva mamma io ancora me ricordo solo 
i parenti non possono mangiare vabbè è una giusta regola antispre però mi piace questa questa 
cosa legata ai parenti e per esempio eh nel forno a legna eh noi usiamo quando inforniamo 
le cose non prendere le teglia ma prendere la carta del pane di sacco della farina sì un 
goccio d’olio metterci e poi infornarle così ah e non si usa la carta forno che noi sappiamo 
che a temperature alte può fare anche male cioè è antisprueco vicicli tutto e mangi con 
salute certo qua che bella filosofia poi mi ricordo quando facevamo noi il pane io avevo 
sempre la detta allo scagnare non so se voi lo ricordate il classico Sì come no bastone sì 
noi e quello poi su grandi quantitativi per le grandi famiglie ovviamente facevamo tipo 15 kg 
di farina la settimana una settimana c’avevamo perché poi mamma faceva il pane sempre prima 
che si finisse c’erano per esempio due forme due pistoli e lei faceva già il pane perché quei 
due pistole che rimanevano servivano o per farlo fritto perché si usava fa il pane fritto buono 
passato nell’uovo no mamma faceva nell’acqua e sale ah acqua e sale acqua e sale e poi fritto 
oppure si faceva la mollica tipo facendo così e risale ok della giusta consistenza e a ninna poi 
ci mettiamo qualche altra cosa di sopra e ora loro quanto vogliono allora una mezz’oretta ok quindi 
una lievitazione abbastanza veloce consideriamo che c’è un po’ di caldo sì quindi magari d’inverno 
qualcosina in più sì oppò anche in base in base all’ambiente ninna perfetto e quindi poi con che 
cosa ti farciremo mi mi accennavi telefonicamente che se ne possono fare di più tipi giusto allora 
tradizionalmente quello più semplice si fa con un po’ di Allora lo scrutto di base sempre perché 
si prende la pasta e si passa nello scrutto si assorb poi facciamo un cordoncino con formaggio e 
pepenevo ok questa è proprio la base la base per cui la base sono quelle con formaggio e pepeo poi 
e sempre partendo dalla base formaggio e pepenevo con un con dei pizzichi di salsiccia o o dei 
pizzichi di ricotta la vicotta logicamente deve essere magari di qualche giorno deve perdere 
l’acqua sì deve perdere un po’ l’acqua basta tutte sono più semplici che ci siano ma 
molto gustosi la base è la semplicità e i prodotti del terapedoio questo qua che dico io 
ma una volta Ma avevano tipo 3-4 cm di grasso di normali per questo faceva il grasso me 
lo metteva in un pentolone e questo asima e poi mi ricordo che quando si metteva questo 
grasso nel pentolone e nel mezzo al grasso c’ dei pezzettini di carne carne che quando si squagliava 
questi pezzettini di carne si abbrustolivano che uno noi chiamamo chiamamo tipo i frittoli sì 
allora ricordando buone o perché eravamo piccole perché avevano sembro quelli che su chiamano i 
ciccioli forse i ciccioli no come adesso che lo demonizzano tutti sto povero strutto quando ci 
vuole lo strutto ci vuole lo strutto ci vuole io per mezzo kg di farina metto due cucchietti 
e mezzo non è che poi ce ne vuole tanto tanto eh giusto m Ok basta così questo ha 2 anni mizzica 
allora Rosa prima di farti sporcare di nuovo le mani io ne voglio approfittare e ti voglio dare un 
pensierino per ringraziarti della tua ospitalità allora sai perché io ho accettato di questo 
di fare questa cosa perché hai visto nel video che davo in regalo stasera quest’anno mi hanno 
contattato per fare tipo scuola di cucina degli stranievi per cui penso ma quasi quasi mi ci metto 
e incomincio per vedere come mi sento e per questo ho detto sì capito e e poi anche perché penso a 
una cosa ma la scuola prima po’ finirà altri 5 anni dovrei andare in pensione poi cosa faccio 
potrebbe essere un’alternativa una possibilità un piacere per stare e tra le persone e fare una 
cosa che mi piace brava esatto è la cosa più bella allora Rosa io comunque ti omaggio qualche base 
preparata dai fratelli Mallia che stanno proprio a Chicli che hanno la pizzeria Pinzere non so se 
li conosci e queste qua sono artigianali locali fatti di buona qualità che basta qualche minutino 
passate in forno e quindi qualche volta che dici mi riposo che magari sei da sola a pranzo ma 
queste tengono in frigo no si possono lasciare a temperatura ambiente e poi invece questo per 
quando ti devi fare bella un bel fular della linea mia e c’è anche il mio logo di MasterChef allora 
io i capelli ce li ho come te li porta nell’estate c’è sempre il Fullv che mi rega nella testa potrei 
usare anche questo che ha tutti i modi siquidi secondo me per fare le cooking glass questo 
è perfetto ok va bene e sarà di buon augurio sicuramente ok ti ringrazio guardate tutto con 
interesse e prendete appunti fate le vostre consig alla fine mettete mi piace e seguiteci p se volete 
commentate non criticate il rosa solo complimenti vabbè esatto esatto solo complimenti accetto qua 
c’è la nostra bella salsiccia vabbè bene o male la salsiccia nostrana è quella col finocchietto 
no in tutta la provincia più o meno è similare allora questa è la zona che io dico a mio figlio 
di non accogliereva niente perché voglio che un pochino diciamo il territorio si ritorni 
no ritorni un pochino a essere libero da pesticidi che ci siano gli insetti utili questa 
politica della della coltivazione biologica questo qua per esempio il timo vedi che è molto 
bello il timo fiovito che è molto buono molly no se ne va più vieni qua vieni qua tu vieni 
invece qua c’è la spiga francia che è la nostra classica lavanda del territorio vedi che ha un 
portamento un po’ diverso questa qua è diversa vedi poi c’è da lavare le tegie ma se si 
lavano subito non ho un problema faccio vedere io allora questa qui è la parte che 
magari può essere un po’ antipatica perché tu lo devi mettere sulla 
spianatoia e poi ci lavori sopra ok vedi ma non deve lavorare tipo a a farglielo assorbire 
tutto vedi devi lasciare un po’ Sì devo tipo sfilacciarlo così viene un po’ sfogliato esatto 
molti invece lo lavavano troppo e poi non è perché poi sì si prende proprio parte dell’impasto e 
quindi questo gioco della sfogliatura salta un po’ mh piano piano infatti poi tu te ne accorgi 
quando lo fai come Vai così piano piano cioè non devi che deve assorbirlo si 
vede ancora in superficie sì sì sì cosa un mettimo formaggio così quello di base è così basta sì basta infatti 
va il sapovito per noi e la coroncina tipo no posso deve lavare che il formaggio 
ci vuole anche nel mezzo perché poi la salsiccia la mettiamo dopo capito la base 
si fa tutta così e poi tra l’altro si può mettere oppure no sì esatto camiscam quindi 
io glielo passo sì un pochino cerch po spingi spingi dev entrare di mezzo senò sap non viene 
ok basta basta così ok no poco lo allunghi e lo chiudi anche poi così cerca di aprirlo eh ok qua 
lo chiudo che dici ok ci siamo sì sì questo è il sfogliatino così quello per lo scubo di peperina 
bello intenso e poi tra l’altro sai che l’anno scorso in un in una piccola ricerca che ho fatto 
è venuto fuori che lo strutto è ricco di omega-3 ma tipo è il secondo alimento dopo il pesce cioè 
io non l’avrei detto proprio quindi allora e lo strutto sì è diciamo un grasso però sì se tu 
ci pensi tutto quello che mangiamo in più si va si va a depositare da qualche parte dove è 
il grasso sì sì per cui puoi trovare di tutto e poi ha per esempio un punto di fumo molto 
elevato quindi per la frittura è molto più sano di tanti oli di semi sì ho fatte tanta 
salsiccia quando si consumenti così ok senza tanta c questa è la mia variante preferita 
salsiccia sì poi vabbè sì per carità se c’è carricotta va bene pure non è che Beh uno lo 
lasciamo senza niente intanto qua c’è un Sì lo facciamo uno misto dai te va bene dai io lo metto prima all’inizio 250 massimo così 
dai la botta sì eh allora sto iniziando io a usare il metà ventilato e metà normale perché si 
asciugano meglio le cose e anche se si potrebbe fare tradizionale ma così vengono più asciutte 
mentre che sto ancora facendo cucidate e mi rivolgo a chi magari ha la passione della cucina 
che piace cucinare per la famiglia eh di fare la prova a proporre un piatto che vi esce meglio 
è un piatto po della tradizione nostra scicana modicana del vagusano non siate timidi insomma 
e allora e rompiamo gli schemi mettiamoci in gioco ecco e compilate il form che trovate in 
descrizione ok ma a te come ti è venuta questa passione di fare cucina allora guarda io sono 
figlia di francese quindi in realtà della cucina tradizionale quando ero fino a quando ero ragazza 
ne sapevo pochissimo e comunque io poi un po’ di anni fa ho aperto un sito di ricette perché 
cucinavo per i miei amici eccetera quello con gialloffer con giallo zafferano e e poi da lì pian 
piano è diventato il mio lavoro ho imparato a fare le foto i video a raccontare le ricette perché 
poi anche tanta comunicazione essere blogger no e e poi anche facendo questo lavoro 
chiaramente ho continuato a studiare informarmi approfondire tu che ci fai qua 
ah però è cuccata sei andato di nascosto io ti conosco a te cosa ha fatto una volta sta 
signora cagnolona eh mio fratello era stato in gita sulle madonnie e mi porta una bella proa 
bella buona che me piacciono tantissimo le prole siamo tutti qua mangiamo ho tagliato la prova 
messa qua nel piatto andiamo fuori chi sta Zasa si fottiva tutta la prova non ce ne siamo accorti no 
dice ma ce ne mangiamo un altro po’ di prov ma ma io l’ho lasciata qua chi l’ha tolta chi l’ha torta 
nessuno la forbacchiona che fa i buchi mi esce le patate giusto giusto ok allora io li lascio tipo un 10 
minuti e 250 e poi li porto intorno ai 200 perché questo qua è diciamo è il tipico 
prodotto da da forno di pietre che vuole una cortura molto forte tipo la pizza vuole 
all’inizio bella forte oh quello lì mamma mia ma che bella io devo abbassare il forno vedi 
che senò si brucchia eh questa cosa c’è no fuori fuoi fuori fuori però fuori ti piace allora 
vieni qua vieni qua e anche le bici finito tutto finito tutto vedi sono vecchiette che po 
con i capelli bianchi bella sei occhi pannati c’è altro che gioia qua logicamente sono caldi tipo che io lo metto 
così di sotto si vede che bello colorito vedi così vuol dire che è cotto buono si vede 
anche proprio tutto il pepino mamma mia cioè ma anche questo semplice c’ha 
una faccia che è una meraviglia ti piace il colore bellissimo salsiccia salsiccia va io ci voglio dare proprio il morsa ma fedissimo lasciatemi qua non bruciarti mh no no m sa propio buonimo c’è tutto sto formaggio col pepe incastonato mmm lo strutto 
che la salsiccia ci sta benissimo benissimo i cucidati scaniati 
di rosa sono proprio buonissimi ok e a magn eh si sente il pepe oh che bellezza

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