Sicilia Cunzata: Alla scoperta delle tradizioni siciliane! – Scacciata Siciliana con Alessandro Bonaccorso

[Musica] che bontà infinita tranne anzane, pesce granita, fricci, mescola, assaggia impara. Qui la cucina non è mai amara. Sicilia conzata, la fame è già arrivata. Sicilia con la fame è già arrivata. [Musica] Ciao a tutti e bentrovati ad una nuova puntata di Sicilia Cunzata, anche se, come potete ben intuire dal mio abbigliamento, il clima non è proprio l’ideale, ma oggi andremo a preparare un piatto sfiziosissimo, tipico della stagione invernale, prevalentemente, tipico delle feste, almeno secondo una antica tradizione della Sicilia, specialmente della Sicilia. orientale, le scacciate, la scacciata ne prepareremo una e visto che in questo periodo, insomma, non è facilissimo reperire quelle che sono le verdure tipiche per poterla realizzare, il meglio che abbiamo potuto fare è stato quello di procurarci dei broccoli, quindi la nostra sarà una scacciata con i broccoli. Tutto questo verrà preparato tra pochissimo, prima ovviamente andiamo a fare la spesa. Altro giro, altra ricetta, altra spesa. Quindi eccoci qua per comprare alcune delle cose che ci serviranno per la ricetta di oggi. Per preparare una buona scacciata, come si deve, abbiamo bisogno delle patate adatte da mettere a fette sottili sottili sottili sottili, quindi ne approfittiamo per comprarle. Scusi, potrei avere 1 kg di patate, per favore? Eh, patate siciliane. Buone. E cosa non deve mancare nella scacciata? Ovviamente la cipollina fresca. Ok, mi hai convinto. Va bene. Un mazzo di cipollina fresca. Ma non possono mancare neanche le olive nere. Che schiacciata sarebbe senza le olive nere? [Musica] Adesso che abbiamo tutto insieme al mio carrello della spesa, andiamo a cucinare. Pronti per la nostra scacciata, naturalmente fatta in casa? Bene, allora non sono da sola, come sempre accogliamo il nostro ospite di oggi, Alessandro Bonaccorso. Ma ciao, buongiorno, chiaramente. Abbracciare. Che bello vederti, che bello. È un piacere per me ritrovarti. Noi non ci vediamo da un po’, anche se ci siamo sempre sentiti durante questo tempo. Vedo che tu sei entrato, come si suol dire, bussando con i piedi. Grazie, grazie. una bottiglia di prosecco per festeggiare questo momento. Allora, bravo. La metto subito in frigo, così alla fine della puntata andremo a stappare e berremo alla nostra salute. Intanto andiamo a preparare la nostra scacciata. Vedrai qua tutto l’occorrente. Ti piace la scacciata? Mi piace tanto. Sì, sono contenta. Allora, ti dico un po’ che cosa occorre per la schiacciata, per l’impasto fatto in casa. Ma prima, aspetta, c’è il il rito del grembiule. Ah, perché cucinerò anch’io. Certo, se vuoi. Ecco, tu hai il maschio. Io ho la femminuccia. Ecco qua i nostri grembulbi Ora sì che mi sento importanti, eh. Allora, adesso che ciascuno ha il proprio grembiolino, possiamo iniziare. Molto bene, molto bene. Sì, sì. Qualunque cosa starebbe benom se non so se notate. Tanta roba, tanta roba. Allora, io mi lavo le manine, visto che devo impastare a mano, come si faceva un tempo. Forza. Eh beh, sai, l’impasto prima non sapevo impastare a mano, utilizzavo eh un diciamo un robot da cucina, uno di quelli molto famosi, poi mi si è rotto e quindi ho detto “Beh, devo comunque io impastare”. Quindi ho imp ho imparato a impastare a mano, quindi Sì, sì, sì. Allora, per preparare il nostro impasto utilizziamo 20 g di olio extravergine che ho già messo in questa ciotola insieme a un po’ di sale. Il sale lo mettiamo subito perché dopo aggiungeremo il lievito. Sale e lievito insieme sempre bene evitare. Quindi eh aggiungiamo 100 g di latte, non freddo da frigorifero, mi raccomando, piuttosto meglio tiepido, e 300 g di acqua, anche in questo caso meglio tiepida. Io non la metto proprio tutta tutta tutta tutta, ne lascio un pochino dove dove poi andrò a sciogliere il lievito. Esatto. Si può usare qualunque tipo di lievito e io amo le lievitazioni ehm lunghe, quindi eh di solito metto pochissimo lievito e preferisco magari ehm attendere un po’ di più che la lievitazione eh faccia effetto. In questo caso, visto che per ragioni televisive non abbiamo tantissimo tempo a disposizione per evitare di farti stare qui due giorni, eh andremo mettendo un panetto intero che andrò a sciogliere. Vuoi scioglierlo tu? Che bravo che seiuto. Scus che bravo almeno faccio qualcosa. Allora, io non sono bravissimo in cucina, eh, te lo dico, però mi sento al sicuro con te. Bene, sono contenta. Quindi vediamo che cosa succede. Allora, io intanto inizio a impastare, quindi intanto iniziamo a sciogliere un po’ i liquidi e mano vado ad aggiungere la farina. Io, per esempio, per la farina utilizzo eh un mix di farine di grani antichi siciliani, quindi farina di tumminia, di russello e di Maorca. M Fai una cosa, versa qua il lievito sciolto, puoi versarlo direttamente. Ok, perfetto. Grazie mille. Grazie a te. E quindi sì, diciamo che cerco di seguire un’alimentazione un po’ più pulita, eh, quindi carne bianca, proteine, carboidrati, risobasmati, pasta integrali, verdure e proteine in polvere. Eh, questa questa è la mia alimentazione giornaliera. Ma la cosa bella è che ovviamente eh uscendo m da casa la mattina presto mi devo preparare tutte tutte le porzioni, quindi tutti gli spuntini che devo andare a fare durante il giorno e li devo preparare o la sera prima o la mattina svegliandomi presto inizio a cucinare già alle 5:30 alle 6:00 etto di pollo riso una gioia per i tuoi vicini che ovviamente sentono l’odore del petto di pollo alle 6:00 del mattino. No, es e vabbè, però giustamente lavorando è normale, insomma, eh che sia così e anzi a proposito, adesso entriamo nel vivo della questione di lavoro, so che stai lavorando veramente tanto e sono contenta di questo. Sono contenta, è un bel periodo e so che sei diventato ormai direttore di produzione. Che bello questa cosa di poter dire che behè il mio amico è direttore di produzione. L’e detto l’avrebbe mai detto. Sì, un bel periodo. sono grato alla vita per tutto quello che che sta accadendo. Da qualche anno sono diventato direttore di produzione di una società di produzione televisiva e cinematografica. Sono direttore di produzioni artistico anche di un format televisivo che è live show. Ne approfittiamo, salutiamo e mandiamo un bacio grandissimo a Cristiano Stefano e Carmelo, anzi vi aspetto presso ovviamente per cucinare insieme e e insomma tante belle soddisfazioni. Sì, tante belle soddisfazioni. Ovviamente prima di arrivare al live show ho lavorato anche come freelancer, quindi in produzione esterniche nei suoi eventi come Tubook, Stati Generali del Cinema, eh i Nations Award, che sono dei premi cinematografici che si tengono sempre a Tormina con attori americani e non solo, eh anche direttori di produzione di alcuni concerti. Ah, sì, sì, ma ricordo poi, insomma, un paio di volte è capitato anche di eh incontrarci in questi contesti e quindi Sì, sì, mi ricordo bene che di cose ce ne sono state parecchie e anche se noi ci siamo incontrati in realtà in radio, quindi eh tra le altre cose, tra le tante cose che fa il nostro Alessandro è anche un bravissimo speaker radiofonico e ho un bel ricordo delle nostre prime dirette insieme. Sì, vabbè, lei mi ha battezzato addirittura. mi ha battezzato. Sì, sì, anche un bellissimo ricordo. Sì, beh, è stato bello. Sono stati sicuramente dei dei bei tempi e poi a prescindere da tutto, anche se poi da quel punto di vista le nostre strade si sono separate, però comunque è rimasto sempre un un bel rapporto, un bel messaggino, ti vedo che fai tante cose, sono contento. E queste poi sono le cose più belle che poi rimangono. Ma perché i rapporti umani sono importanti, eh, cioè in questo ambiente non è assolutamente facile mantenere assolutamente. Ecco, stavo pensando proprio questo. Stavo dicendoti, sai, eh il nostro ambiente è tanto bello per certi aspetti, tanto insidioso per altri e spesso determinati, appunto, rapporti umani ti lasciano un po’ così e con un po’ di delusione a volte. Sì, perché c’è poca autenticità, cioè nei rapporti umani, quindi c’è poca sincerità. Magari in questo ambiente si punta molto ad arrivare, quindi ad essere spietati per ottenere un un obiettivo, cosa che io non ho mai eh fatto perché sono di tutt’altra pasta, tanto per rimanere in in tema. Infatti, eh io penso sempre a alla persona che ho davanti, quindi dietro quella persona c’è una storia, quindi a me piace proprio conoscere quella persona e mantenere un rapporto eh fuori anche dal lavoro, quindi sono uno che cerca di mantenere rapporti un po’ con tutti. Assolutamente. Ma è importante, sai? Anche perché poi, voglio dire, nella vita, al di là poi del lavoro, rimane poi questo, rimangono i rapporti umani, rimangono le persone delle quali poi ti circondi, quelli con le quali puoi fare una conversazione, ti puoi confidare. Quindi, ehm, è assolutamente importante che ci sia che ci sia questo. Il lavoro non è tutto, non è alla base. C’è invece chi mette quello davanti a tutto, anche davanti appunto a quello che può essere un rapporto, insomma, d’amicizia e o appunto il rapporto umano. E questo poi è un peccato perché poi ci sono tanti rapporti umani che si rovinano per questa ragione, no? Ma poi lavorando eh quando fai il direttore di produzione, quindi lavori con delle squadre di 30-40 persone, no? È sempre difficile riuscire a trovare un equilibrio nella squadra. Eh io fortunatamente oggi ho sempre mh avuto dei rapporti buoni con tutti e il fatto che magari tu lavori in un progetto, quel progetto finisce, la squadra non la incontri più, eh rimani in contatto, cioè bello che poi quella persona ti cerca perché vuole avere un rapporto fuori da quel lavoro, quindi si vede che qualcosa l’ai lasciata. Certo, esatto. E questa è la cosa bella che la cosa bella che poi mi fa anche pensare, appunto, che talvolta anche quando magari le situazioni lavorative cambiano, un po’ come è stato anche nel nostro caso, pur non lavorando più insieme nella stessa struttura, se c’è comunque la volontà di mantenersi in contatto, di interessarsi all’altro, lo si fa a prescindere. Quindi questo vuol dire che poi alla fine, nonostante tutto, qualcosa di buono la si è fatta, no? Quindi queste poi sono le soddisfazioni belle che a un certo punto arrivano. E chiacchierando, chiacchierando io intanto mi sono impastata eh il nostro bel panetto per realizzare la nostra scacciata. Quindi adesso lo mettiamo a lievitare. Noi intanto continuiamo a farci la nostra bella chiacchierata. Tranquilla. Facciamo anche un po’ di gossip, eh? Facciamo un po’ di gossip. Cosa vuoi sapere? Cosa vuoi sapere? Voglio sapere, te la sei trovata la fidanzata a nonna. No, ma guarda, e il problema è che che non ho tempo. Non ho tempo. Lo so, lo so, lo so. E quindi, quindi è veramente difficile poi riuscire a trovare una persona che capisca il tuo lavoro, perché tu devi sapere che io esco la mattina eh alle alle 8:30 e rientro la sera tardissimo, cioè quindi ho i tempi strettissimi, quindi al momento proprio Quindi a a cercas partner non impegnativo assolutamente che comprenda orari, esigenze e quant’altro, no? perdi tempo, perdi tempo e che le referenze sono sotto gli occhi e chiama lo sport perché senò Ecco, ecco, questo è importante, questo è importante e che magari cucini, ecco perché questo potrebbe essere Ecco, Esatto. Potrebbe aiutarmi a preparare tutti gli spuntini, no? Esatto. Esatto. Ecco, magari eviterebbe la sveglia alle 5:00 del mattino o la sera al rientro della palestra. Cioè, se qualcuno potesse fargli trovare tantoopant non è impegnativo. No, non sono impara tu, ad esempio, io capisco che tu sei sposata famiglia, però se gli spuntini assunta tipo cuoca cuoca partime in casa di Alessandro. Dai dai vabbè con piacere. Intanto, guarda, ti dico che oggi ti farò mangiare bene, spero. Sono contento. E ovviamente non ci saranno pappettine iper proteiche oggi proprio la las la scacciata della nonna, quindi ma fig buonissimo, buonissimo. Bisogna fare anche degli sgarri, quindi ogni tanto sì. Ogni tanto sì. La mettiamo a lievitare in forno con la luce accesa e tra poco andremo a preparare insieme la nostra scacciata. Siamo pronti. Adesso dopo che ci siamo rilassati, così giusto un paio d’ore, ci siamo un po’ aggiornate sugli ultimi gossip, andiamo a vedere se il nostro eh impasto ha lievitato e mi sa di sì. Abbiamo abbiamo la sfera. Mamma mia, bellissimo. Tu guardavi Dragon Ball da ragazzo, eh? Sì. Quindi questa è la sfera. Esatto. Che bella cosa. Devi lasciarla così perché proprio ci piace. Bene, arrivederci. Ciao a tutti. Andiamo. Allora, dobbiamo spacchettarla. Vediamo un po’. Ti immagini? Esplode. Esplode. Speriamo di no. E voilà. Ok. Si è sgonfiato tutto. Mamma mia. Ma questa si può mangiare? Cioè, così a crudo. Sì. Allora, conosco qualcuno che, per esempio, ha un po’ la mania del dell’assaggiare Sì. l’impasto crudo, quindi Quindi sì, cioè se vuoi puoi attingere tranquillamente, se vuoi assaggia pure. Com’è? Buono, buono. Ok, meno male. Buono. L’importante era L’importante è questo. Allora, mettiamo un po’ di farina sul piano di lavoro, così la rovesciamo un po’ qui. Allora, prendiamo il nostro bell impasto. Te piace la scacciata, giusto? A me piace, sì. Ok. La cosa bella eh di Alessandro, ma questa è una cosa che dico spesso comunque agli ospiti che ehm ho avuto eh qui a Sicilia Cunzata e ovviamente chiedo sempre se ci sono magari intolleranze alimentari, giustamente esigenze particolari, mangio tutto, non c’è problema. No, fortunatamente non ho problemi. Che bello, che bello, che bello. Quindi sì. Ok. E ricordo anche che comunque tu insomma sei anche un buon gusta ecco, insomma. Eh sì, sì, cioè al di là del petto di pollo, del riso basmati, comunque sei una buona forchetta. Ecco, poi mi piace mi piace mangiare. Mi piace mangiare. Eh, pensa che io arrivo anche a mangiare 300 g di di pasta, 350 g, cioè basterà questo panelo? Cioè è proprio non so a sto punto. Ecco. Allora, adesso dobbiamo andare a oliare la teglia. Ma dimmi una cosa, tu con le patate come stai messo? Allora, con le patate, cioè m son messo benissimo. Tu devi sapere che io mangerei patate dalla mattina fino alla sera. Ottimo. E poi c’è c’è il detto che mangia patate non muore mai, quindi, cioè, ecco, per evitare problemi di qualunque natura, giustamente il nostro Alessandro provvede, come si suol dire, si eh si guarda come com’è il detto di di chi in qualche modo previene, no? Non mi viene neanche a me. Va bene, questa parte poi la tagliamo. Allora, andiamo adesso a tagliare le patate. Sì, sì, sì. Allora, aspetta, prima diamo una lavata. Lavata. Vado io. Ho un paio di patate. No, vabbè, lavo io. Farti lavare anche le patate mi sembra troppo. Sì, figurati. Laviamo le patate e poi ti chiederò di pelarle. Ok, va bene così mi dai anche un voto, eh. Esatto. No, vabbè che poi Alessandro Bonacorso quattro. Non mi permetterei mai. Non mi permetterei mai. Tu sei una signora. Cioè, quindi Ma invece parliamo un po’ delle tue origini, un po’ di come hai iniziato anche a fare questo lavoro. Allora, qua ci sono le nostre patate, qua sono pasti, no? E ti prendo il pel patate. Pela patate. Eh, diciamo che ho iniziato da piccolo. Sì, va bene. Vediamo cosa succede. Mamma mia. Secondo me la gente a casa tipo dirà “Ma ma ma come le pela ste patate?” Proviamo. Ognuno c’ha il suo modo di pelare le patate. Ok. Allora, mettiti leggermente più in qua. Perfetto. Così io qua vado a stendere l’impasto. Quindi hai iniziato da da piccolo. Da da piccolo. In famiglia nessuno ha mai fatto arte, quindi non è che è una cosa che m mi hanno mi è stata trasmessa eh da piccolo nel mio quartiere. Tu devi sapere che io facevo le selezioni, no? Sì, le selezioni eh dei ragazzi per partecipare a degli spettacoli che poi andavamo a mettere in scena, quindi erano spettacol Sì. teatrali tra le altre cose tra le altre cose lui ha fatto fa anche l’attore teatrale. Ho visto uno spettacolo tuo un paio di anni fa, bellissimo, emozionantissimo, ma ci torneremo dopo. Intanto continuiamo a parlare delle tue origini artistiche e quindi, no, facevo questi spettacoli teatrali, ma anche degli show dove c’era gente che ballava. Avevo inserito anche il circolo, cioè persone che si esibivano, che facevano attrazioni varie e quindi facevo queste selezioni da quartiere in quartiere e poi montevamo questi spettacoli che portavamo in giro nei quartieri dove mi facevo pagare 200 lire perché perché noi a fine spettacolo dovevamo comunque comprare le patatine, le pizze Ah, certo. Beh, giusto un po’ un po’ di movimento al quartiere. Da là in poi, eh ho iniziato poi a vedere comunque gli spettacoli teatrali dalle dalle suore perché ho frequentato comunque l’oratorio. Mi facevano fare sempre San Giuseppe, non so il perché, ma per Natale e quando devono scegliere il ruolo di San Giuseppe adesso un ruolo importante, comunque però a un certo punto ho detto anche basta. Sì, Gesù non te lo potevano fare. Troppo alto per fare Gesù. Bambinello, non lo so. Un re maggio, magari. Quello sì. Un re, sì. Un re, sì. No, invece no, sempre San Giuseppe. San Giuseppe. Eh, vabbè. E poi vabbè, crescendo ho frequentato una scuola di recitazione, vari corsi e da là poi mi sono trasferito a Roma, dove ho vissuto 5 anni. Ah, mi sono trasferito a Roma perché avevo un’agenzia di management che che mi seguiva, quindi ho detto perché no? Proviamo a Roma come funziona. C’era il mio agente che mi diceva “Sali, sali Alessandro perché dalla Sicilia non riusciamo a fare nulla perché noi siciliani siamo sfortunati”. Mh. Eh, e ho vissuto 5 anni dove lì ho iniziato a lavorare, a girare qualche film, ehm anche una serie in televisiva Boris 2. Certo che insomma ho avuto un Sì, ha avuto successo grandissimo successo, eh, ma in quel progetto capita comunque così per caso perché mi chiamò il mio agente per dirmi “Ale, guarda, stanno cercando eh un ragazzo di produzione che interpreti un ragazzo di produzione, un piccolo ruolo, però sappi e guarda caso, guarda caso, sappi che sei per per tre mesi impegnato sul set, quindi vai a fare questo incontro”. Prima non conoscevo la serie, eh, quando arrivo là mi parlano della serie, quindi mi fanno fare sto provino, un provino che poi fortunatamente è andato bene. Sul set mi ritrovo Francesco Pannofino, Pietro Sermonti, Corrado Guzzanti, Caterina Guzzanti, Alessandro Tiberi, Carolina Crescentini, cioè ho detto “No, ma dove sono finito?” Caspita. è stato veramente eh un’esperienza bellissima, proprio bella bella bella eh di crescita anche, cioè al di là del piacere nel trovare magari quelli che sono dei nomi importanti della televisione, del cinema, però proprio il fatto di poter imparare anche da questi grandi, Ecco. Sì, sì, sì, esatto. E poi anche il clima che si respirava era un clima molto familiare, cioè sul set si facevano parecchi scherzi, cioè c’era veramente un bel clima che di solito in alcuni set non trovi. Eh, quanto è importante comunque che in un posto di lavoro ci sia un ambiente sereno, giocoso, di fiducia, comunque eh autentico, come dicevi prima, l’autenticità de dei rapporti che si vengono a creare. Questo è molto bello. Sì, esatto. Poi vabbè, ho fatto posso chiamarti amore con Debora Caprogli Ricolo verso, anche l’interpretavo un piccolo ruolo. Ehm, ho gente di mare, eh. M eco, quel set è stato un po’ un po’ particolare, delicato. Possiamo dire perché anche su grandi linee? No, va bene, niente. Ti dico solo che eravamo scortati dai carabinieri. Ah, ok, giravamo giravamo, insomma, per le tematiche, ecco. Eh, quindi vabbè, è stata una bellissima esperienza. Sicuramente sì, magari un po’ un po’ rischiosa. Un po’ rischiosa, però però bella bella. E poi vabbè, ho fatto un po’ di teatro, quindi dei musical. M Ah, che beh, i musical mi mancano, perché ho visto ho visto un dramma con te, eh, però mi mi manca il musical. Cosa hai fatto? Cosa hai fatto? Non dirmi Jesus Cristo Superstar. Perché? No, no, no, no, no. Ho fatto musical tipo Mefer Lady. Ah, bello. Poi un Cartoon Musical con la coproduzione del della Rai. Eh, eh, poi Sì, sì. un po’ di musical, solo che m a me non faceva molto impazzire in musical perché a me piaceva più la recitazione, quindi in musical comunque devi essere una persona completa. Eh, da là un po’ il musical l’ho messo da parte per cominciare a fare magari un po di teatro più serio. lavorato con Walter Manfre che adesso purtroppo non c’è più un grande regista con Andrea Tidona, con Guielo, con eh Wow! insomma, nomi ce ne sono tanti, dico, ovviamente anche fortuna, ecco. Sì, ma su questo la fortuna è anche la la bravura, ecco, adesso non è soltanto una questione di fortuna, perché comunque eh determinate cose non lo so, io non mi sento mai bravo, cioè per me gli altri sono bravi, io invece ho sempre posso dire che non lo fa per finta umiltà, ma realmente tu lo sai benissimo, ecco, quindi mi conosci è realmente così, eh. Ma posso dirti che non è solo fortuna, che per carità anche l’attore più bravo comunque ha bisogno di una piccola porzione di fortuna, quello senza alcun dubbio, però c’è sicuramente la l’esperienza, lo studio, la preparazione, ci sono tante cose, la bravura e il talento, perché poi sai, puoi studiare quanto vuoi, ma un minimo ce lo devi avere nel sangue. Ecco, quindi lo studio ti dà la tecnica, eh, però poi m devi avere quel talento, ecco, perché magari poi ci sono fuori classe, no? Certo, perché hanno qualcosa in più che gli altri non hanno. Quindi diciamo che è stato così il mio inizio, quindi ho toccato un po’ tutti tutti i campi perché poi io sono ehm molto curioso, il mondo dello spettacolo mi ha sempre affascinato, ho sempre guardato anche dietro le quinte, non solo. Eh, e alla fine poi e poi sì, alla fine proprio il dietro le quinte è quello che ad oggi ovviamente Sì, ma poi immagino che comunque non tu non abbia escluso anche il resto. Ma diciamo che un po’ l’ho messo da parte la recitazione l’ho messa da parte messo da parte, insomma, non è una, come dire, un qualcosa che vabbè ho fatto e non farò mai più. No, no, assolutamente. Diciamo che in questo momento mi sto concentrando in qua dietro le quinte, quindi a eh occuparmi tipo della produzione, a curare anche il il management di alcuni artisti, anche il booking, eh mi piacciono gli eventi, quindi ecco, faccio un po’ un po’ di tutto. Ok, diciamo che non mi annoio. Infatti assolutamente no. Dormi poco. Dormo, ecco, dormo poco. Vorrei dormire di più. Eh, non so come fare, eh, però però riesci a concederti comunque anche dei momenti di relax, di riposo? Guarda, sì, appena io so che c’ho mezza giornata libera, io scappo, proprio, devo devo fuggire, devo fuggire perché ho bisogno proprio di ehm di quella leggerezza che questo lavoro non sempre ti permette di avere. Qual è il posto migliore in cui fuggire in questi casi? Ah, guarda, io scappo sempre al mare. Scappo al mare perché mi rilassa, perché è un modo proprio per eh per spegnere il cervello e e iniziare a pensare. Poi io sono un sognatore, sono il segno dei Pesci, segno bruttissimo, ma perché il segno dei Pesci è troppo sensibile, vive le cose ehm in una maniera proprio forte, cioè le amicizie eh no, è è così, eh è così. Eh, c’è qualcuno che non è c’è qualcuno che non è d’accordoordo. Ehm, e quindi qui, quindi per me è una sofferenza in più della morte. Sì, addirittura. Aspetta che qua mettiamo un filo di perché vorrei avere proprio quel un po’ più di leggerezza che hanno gli altri segni. Bah, guard invece non ha nemmeno la bilancia ha leggerezza. Ti posso ti posso dire questa cosa che è una delle cose che mi viene spesso rimproverata. è proprio questa l’assenza di leggerezza. Quindi sì, beh, ma credo che al di là adesso dei segni zodiacali eh posso dirti che è una caratteristica che a prescindere comunque alcune persone hanno e credo che si possa chiamare anche un po’ empatia, se vogliamo. Ah, sì, sì, dannata empatia, io lo dico sempre, dannata empatia. E poi un’altra cosa che alcune volte mi fa veramente paura, io ho un sesto senso, un istinto delle sensazioni che mi permettono di sapere prima quello che sta per accadere. Cioè questa cosa mi sarebbe tornata utile un paio di volte nella vita. Veramente è veramente brutta. Cioè alcune volte come non ti è funzionata strana sta cosa. Non lo so. Non lo so perché non ha funzionato, però con su di me funziona. Ecco, l’importante è questo. Dico e questa cosa mi mette davvero paura più delle volte quando conosco delle persone, eh anche sul lavoro. Sì, non è un male, però perché magari se davvero tu per tempo ehm riesci a a comprendere, a capire bene le persone, eh insomma questo ti può permettere davvero di poter evitare, insomma, dei dei colpi bassi. Esatto. Esatto. di poter capire anche di chi magari fidarti e chi no. Cioè, ma guarda che non è una cosa negativa, eh, non secondo me, eh, insomma, è una dota importante. Coltivala, coltiv. Sì, infatti la sto coltivando. Sai, sai com’è, sai com’è? Può tornare Può tornare molto utile. Sempre utile. Sì, è vero, è vero. E poi eh vi voglio m le emozioni, le sensazioni e l’energia che una persona mi trasmette. Cioè m se incontro una persona a me trasmette delle energie che possono essere positive o negative. Cioè lo vedo lo vedo subito. In quel caso che fai? Eh vabbè, cioè se sono positive ok. Il problema è quando sono negative. Negative, vabbè. E io sono sono comunque una persona che eh se se si adatta a tutto, però sicuramente non diventerà una mia amica quella o un mio amico quella quella persona. Ok. Ok. Se me lo ritrovo in un contesto lavorativo mh ut ci lavoro perché so che magari eh quella cosa è a tempo determinato, però sicuramente non farà parte, ecco, delle mie amicizie oltre eh care. Oltre. Ok. Ok. Quindi, quindi sì, è qualcosa che comunque, insomma, hai imparato a gestire. Sì, sì, quello sì, quello sì. e anche a gestire i modi. Eh beh, i modi proprio i modi sono importanti in questo lavoro. è importante, ma in generale perché comunque è un po’ di sana diplomazia credo che sia utile un po’ in tutti i settori, anzi proprio parliamo anche di buona educazione, per esempio, eh che a volte viene un po’ dimenticata, soprattutto anche di rispetto che oggi manca, cioè rispettare chi hai chi hai davanti, eh quindi per me è molto importante il rispetto, ma purtroppo oggi Oggi si sta perdendo come si stanno perdendo un sacco di valori. Eh sì. Per te, per esempio, qual è uno dei valori più importanti non solo nell’ambito professionale, in generale nella vita? Ma eh domanda difficile, lo so, un po’ marzulliana, mi rendo conto, mi rendo conto, però sono curiosa. Pensaci, pensaci. Io nel frattempo prendo gli altri ingredienti. Per me è molto importante comunque la sincerità, cioè in un quando ti rapporti con con l’altra persona. Mi viene da ridere perché devi sapere che eh sono eh in qualche modo abituata, quando pongo le persone agli altri ehm a porre a me stessa la la stessa domanda. Eh, quindi se io ti ho domandato queste cose, ho pensato se lo domandassero a me, io cosa risponderei? E la prima cosa che mi è venuta in mente è stata la sincerità e tu hai detto la sincerità. Sì, le vibrazioni sono buone, insomma. Ok, scusami, ti ho interrotto, prosegui. No, no, va bene così. Punto. La sincerità. Hai avuto a che fare con persone più sincere nella tua vita? Eh, sì, cioè Sì, sì, sì, sì. Infatti io non capisco perché bisogna bisogna mentire proprio. Sì, le bugie ci possono anche stare, no? però mh credo che quando si subito già sin dall’inizio si imposti un rapporto eh dove si punta sulla sincerità, si punta comunque sul sull’autenticità, sul ehm sulle buone cose, che senso ha andare a mentire o comunque eh rovinare un rapporto così, no? Sì, per delle cavolate. Io credo che la comunicazione comunque poi sia un elemento molto importante. Io non sopporto Io io non sopporto le persone che magari per chiudere un rapporto lo fanno attraverso un messaggio e o un praticando ghosting o non lo fanno, appunto, o non lo fanno addirittura. Cioè, comunque io sono sempre per la comunicazione, m vedersi, parlarsi e cercare di trovare un punto di incontro se poi quella cosa non funziona più perché si è deciso di interrompere quel quel rapporto, ma è giusto comunque darsi ehm darsi una possibilità e quindi parlare anche semplicemente, insomma, avere un confronto. Esatto. Il confronto è molto importante. sono per il confronto, per la comunicazione, per D’altronde noi con la comunicazione comunque ci lavoriamo anche insomma occupandoci anche di eh di radio, come ho detto prima, di televisione, quindi comunque penso che l’aspetto comunicativo per noi sia importante, al di là poi di quello che è eh come abbiamo detto in questo caso anche un ideale, però credo che mh è è un è un elemento molto importante proprio che tu faccia radio, che tu non lavori nella comunicazione, comunque è molto importante. Oggi i rapporti si rovinano proprio per queste cose perché non non si parla. Sì, non si parla abbastanza magari. Sì, assolutamente sì. Abbastanza. Allora, nel frattempo noi chiacchierando chiacchierando, tu hai sbucciato le patate, io le ho affettate e stiamo farcendo la nostra scacciata. Come avevo anticipato, eh quest’oggi faremo una scacciata con i broccoli. Eh quindi io ho già tagliato e lavato le cimette dei broccoli. Adesso eh vado a farle a pezzettini un po’ più piccoli, eh se non altro per ehm agevolare e la la cottura. M m eh anzi ricordami che devo accendere il forno. Ok, te lo ricordo. Così così non appena finiamo di farcire andiamo a infornare la nostra bella scacciata. Quindi allora mettiamo i broccoli, le patate, poi vedo e poi sì, andremo ad aggiungere. Poi ovviamente si va un po’ a gusto. Io sto facendo proprio la scacciata come la farei se fosse la sera di Natale a casa mia. Eh, quindi metto carne di maiale, quindi salsiccia, ehm, pepato fresco, cipollina fresca, olive nere e un po’ di passata di pomodoro. Sulla passata di pomodoro ci sono opinioni contrastanti. C’è chi dice che va messo il pomodoro fresco, eh chi mette la passata di pomodoro, eh fate un po’ quello che vi pare. Non è un grosso. Per me va bene qualsiasi cosa. Va ben tutto. Sì, sì, sì, infatti. Eh, poi ci sono varie ehm versioni e varianti della eh scacciata. Eh, c’è quella fatta, per esempio, molto apprezzata eh dalle nostre parti, quella con i cavolfiori, quella fatta anche con le, credo in italiano si chiamino biete. Nel nostro dialetto sono eh i segali e ancor meglio se sono quelle selvaggie, cioè quelle da campo. E poi anche la tuma e prosciutto, per esempio. Ti ho visto. Ma ma come hai fatto a vedermi? Scusami ben perché ero rivolta da questa parte. Non ti preoccupare. Vuoi assaggiare anche un cubetto di formaggio? Ma sì, a questo punto assaggiamolo. No, guarda, stai facendo tutta una serie di cose che i nostri amici da casa ti stanno invidiando, no? Ti stanno invidiando perché durante la preparazione glif bravi non le fanno queste cose, ma noi non siamo chef, noi siamo appassionati di cucina che prepar io mi diverto, mi diverto. Ma ti rilassa cucinare? Eh, dipende. Dipende da cosa preparo. Dipende da chi eh prep, cioè non non da chi preparo, eh anche dalle persone verso le quali sto preparando. Sì, perché a me piace tanto preparare per gli altri. Ah! Eh, non questa cosa l’ho detta tante volte all’interno di queste puntate di Sicilia Cunzata. Per me vado, insomma, fare cose più sbrigative. Eh, per gli altri mi piace magari perdere un po’ più di tempo, preparare quelle cose che so che a loro magari piacciono, eh, che possono apprezzare. Questo sì, questo sì è una cosa che mi piace tanto. Per esempio, davvero la scacciata nel periodo natalizio a casa mia è un rito, una cosa che preparo ogni anno durante il periodo di Natale almeno una volta preparo la scacciata. Mio marito è un grande stimatore e fra le altre cose la mia più grande soddisfazione una volta è stata quando proprio lui Dario mi ha detto “Buonissima questa scacciata, amore, te lo devo dire, è più buona di quella di mia madre”. Eh, vabbè, allora ecco, è stata una soddisfazione perché tu sai bene, insomma, che le cose preparate dalla propria madre sono sempre le migliori, no? Eh, ma io stessa, per esempio, dico che la la parmigiana come la prepara mia mamma non la prepara nessuno, quindi per me quella quella frase proprio mi ha fatto pensare. Ma è il tuo cavallo di battaglia? Ma non saprei. Dovrebbero dirlo gli altri. Sì, non ti saprei dire perché boh. Tieni queste, mangiatele tu. Grazie mille. Ah, devo accendere il forno. Ecco, accendi il forno. Grazie ricordato. Grazie. Grazie Ale. Meno male che ci sei tu.Ae. male che ci sono io. Meno male. Allora, accendiamo il forno. Ma sei più brava m con i primi o con i secondi o i dolci? Allora, sono lei è brava, cioè sa fare tutto. Io ho assaggiato anche sui dolci. Allora, per esempio, a me piace tantissimo preparare i dolci, eh, ma meno mangiarli. Io sono più un’amante del salato, di queste cose. Anch’io. Salato dolce. Sì, assolutamente sì. Eh, quindi non poi per il resto, insomma, poi mangio tutto, comeè facile vedere, eh, poi preparare, sì, preparare tutto, ehm, qualsiasi cosa. Eh, una cosa che per esempio non amo tanto fare in cucina è magari lavare le verdure. Quindi quando mi dicono “Prepara l’insalata”. Perché in realtà è cioè lavare l’insalata è è è è fastidioso, cioè Sì, è una gran rottura lavare l’insalata. Sì, è antipatico. Quindi quello eh poi dipende, insomma. Poi in generale mi mi piace anche fare quei lavori di precisione. Poi io sono una persona molto eh fissata con le simmetrie. Se tu noti, per esempio, sto vedi che comunque c’è un certo ordine qua. Certo. Sì, è vero. È vero. Da casa non so se lo stanno vedendo, però però c’è un certo ordine. Sì, certo, c’è un certo ordine. Proprio perché per me è importante, cioè anche l’occhio vuole la sua la sua parte e in cucina è fondamentale la presentazione. Tu puoi vedere un piatto buonissimo e però se la presentazione è un po’ mh mh poi magari è buono assaggiandolo, però già un po’ ti ti ti ti mette così un po’ sul kiva làà tipo “Ma sarà buona davvero questa cosa?” Ecco, mettiamo la carne di maiale nel frattempo, poi alla fine metteremo il formaggio. Allora, una parte la lascio senza carne, quindi non non sono pazza, ma la lascio senza carne. Non si sa mai. Poi qualcuno che magari dovesse mangiare non dovesse mangiarne, visto che poi a mangiare saremo in tanti, che ovviamente una scacciata intera, dico lui mangia tanto, però un po’ troppa per tutte e due, quindi una parte la lasciamo così. Senza ricordiamoci che questo triangolino qua, questo triangolo è che questo triangolo che ovviamente noi siamo ingegn questo quadrato volevo dire un triangolo. Ah, poi che importa che importa. Eh, parliamo adesso proprio del della recitazione, visto che è quella parte che magari abbiamo toccato meno, più che altro perché volevo appunto fare riferimento a quello spettacolo che ho visto qualche anno fa. Mh msimo. Eh in cui si parlava esatto in cui si parlava proprio della violenza sulle donne. Donne. Sì. Sì. spettacolo molto forte per me, soprattutto interpretare il carnefice. Esatto. Cioè, eh penso anche difficile, molto difficile perché questo personaggio comunque ha una doppia personalità, è bipolare, eh diciamo che ce l’ha tutte le caratteristiche, manipolatore, eh narcisista, mno entra nella mente del delle altre persone per eh togliere tutta l’energia che ha, quindi per fare anche un gioco psicologico. Quindi per me è stato molto mol mi viene anche la pelle d’oca, ma perché è anche una persona molto diversa da da molto diversa, lontana da me e io per interpretare quel ruolo ho ascoltato anche donne che sono state vittime di di violenza, quindi insomma anche proprio Sì. psicologicamente pesante come Sì, sì, psicologicamente mi mi toglie l’anima, mi toglie mi toglie tutte le energie proprio. Infatti a fine spettacolo quando finisco mh ah pesante, molto pesante, dico cavolo, ma che cosa è successo? Mi mi dà una scossa di quella di quella di quella forte. Sì, sì. Eh, ricordo ricordo perché davvero è stato uno spettacolo bellissimo. Eh, ero seduta in prima fila, quindi mi ricordo che insomma ogni emozione proprio trapelava in maniera abbastanza eh evidente e ed è stato tosto tosto. Ma sei stato veramente bravo, bravo, bravissimo. Questo mi mi fa piacere. Io ovviamente non posso dirlo, però mi fa piacere sentendo anche anche i commenti degli altri. Questo spettacolo è stato fatto proprio per le donne vittime di violenza perché il telefono rosa ha sposato questa questa iniziativa e a fine spettacolo, anche durante lo spettacolo, c’era gente intanto che usciva d dalla sala piangendo perché non ce la faceva a seguire a seguirlo tutto. Ma la cosa che m mi ha colpito ancora di più a fine spettacolo, le stesse donne vittime di violenza venivano da me a complimentarsi e io non sapevo se Non sai se è un complimento o meno. Un complimento. Sì, io penso che sia un complimento perché sicuramente per quanto possa essere stato pesante vivere tutto quello che hanno vissuto, il fatto che tu abbia avuto il coraggio anche di metterlo in scena e di farlo con quella bravura e quella capacità porta alla luce un problema che ovviamente non è fatto per far soffrire chi ha già sofferto, ma anzi per poterne parlare sempre di più e poter affrontare il problema come tale. Esatto. Sì. un problema che non riesce assolutamente a risolversi, purtroppo, perché la cronaca perché proprio la cronaca ogni giorno ci racconta tante storie brutte. Allora, adesso andiamo a coprire tutto. Abbiamo chiuso con il formaggio. Ah, sì, ti devo dare una mano? No, ce la facciamo. Abbiamo utilizzato un foglio di carta forno per aiutarci, sperando che non si attacchi, malché vada in qualche modo. Ricompattiamo il tutto. Ok, ci siamo. Non vedo l’ora di assaggiarla. Speriamo sia venuta buona. Andiamo a chiudere. Secondo me sì, i bordi. Buonissimo. Tu sei buono? No, no, io non sono buono. Ah! Però tu hai hai provato Esatto. Hai provato la mia cucina in altre occasioni, quindi sono contenta. Ecco, spero di non fare brutta figura proprio oggi in diretta televisiva, magari quello no. Andiamo a sigillare più possibile la nostra scacciata. E nel forno quanto tempo deve deve stare? Allora, dipende. Io di solito eh calcolo sempre una ventina di minuti e poi do comunque un’occhiata eh perché ovviamente abbiamo messo gli ingredienti eh come le patate e i broccoli a crudo eh per quanto serve un po’ più di tempo rispetto quella che può essere magari una semplice tuma e acciughe per esempio o tuma e prosciutto. E però ho fatto in modo le patate le ho tagliate magari un po’ più sottili, i broccoli a pezzettini un po’ più piccoli, proprio per cercare di accorciare un po’ i tempi. Ma le patate e i broccoli, ad esempio, si possono bollire prima e poi volendo sì. Il rischio in quel caso potrebbe essere che poi già cotti ehm abbiano troppa acqua. Mh. Quindi converrebbe magari Sì, si potrebbe fare per accorciare i tempi, ma mettendoli poi a scolare per bene. Ok. E adesso io non mi ricordo più qual era la parte senza la carne, perché ho girato la teglia. Ah, secondo me è questa. È questa perché se era messa così da casa. Ci aiutate, per favore? Casa. Aiutino da casa. Pensi che sia questa? Sì, che sia questa, guarda. Eh, lì vedo del verde. E il verde c’era anche qua. Ah, certo. Ma la casa. Allora, sai, potrebbe essere questa perché la parte leggermente più bassa. Vabbè, noi vediamo, poi la la taglieremo e scopriremo. Lo scopriremo dopo. Vi faremo sapere. Scemo. Vi faremo sapere. Io intanto preparo il mio segnalino carino carino per poter individuare eventualmente il pezzo. Ci siamo? Ok, c’è un ultimo passaggio, ma che faremo alla fine. Dopo avere infornato la nostra bella eh scacciata, quando sarà quindi pronta. andremo a spolverare d’olio la superficie, ma quello non appena la tireremo fuori dal forno. Quindi adesso andiamo in Puoi aprire il forno gentilmente? Grazie. Prego, Madonna. Ed eccoci qua. Perfetto. Ci rivediamo tra una ventina di minuti. Oh, finalmente ci siamo. Che buon profumino. Allora, ecco qua la nostra, voilà, la nostra creazione. Ah, che bella! Adesso tocco finale, dobbiamo andare a spennellare spellare d’olio la superficie. Spennellare se perché si mette Perché si si spennella? Non lo so. Ah, ok. Domande, ma non faccio domande un po’ difficili. Allora, credo che sia, se se ce la facciamo ovviamente, eh credo che sia per rendere la superficie morbida, evitare che secchi, credo, eh. Poi boh, chissà. Lucida. Lucida. Quindi per rendere dalla regia ci fanno sapere che deve essere lucida. E allora, anche se in questo attrezzino che era tanto bello all’inizio, in realtà non ne sta uscendo più olio. Quindi noi facciamo con i metodi antichi, cioè con il pennello. No, no, prendiamo l’olio e poi spennelliamo. Ok? Quindi mettiamo così un filo d’olio sopra, ok? E con il pennello lo andiamo a spargere. Ok. Allora, adesso diciamo che andremo a fare il taglio della nostra scacciata e andremo ad assaggiare, ma in realtà la scacciata per poter essere veramente assaporata appieno dovrebbe freddare un po’, quindi eh sicuramente l’esaltazione di sapori sarà maggiore dopo qualche minuto, se non anche una mezz’oretta, insomma, di riposo. Ma noi siamo ingordi, abbiamo fame. Abbiamo famissima poi con questo profumino. Esatto. Quindi adesso andremo ad assaggiarla. La spostiamo su un piatto da portata per poter fare il taglio e l’andremo ad assaggiare. Allora, un attimo che prendo il vassoio. Questo penso dovrebbe andar bene. Aspetta, devo vedere. Grazie. Prima che crolla tutto in diretta. Allora, ecco, adesso, adesso arriva la parte difficile. Ecco, vediamo. Spostare. Spostarciata da una scacciata. È come quando fai il panettone, no? E la torta che poi la Sì, Esatto. Devi sfornare poi. Sì. Vediamo se ce la facciamo. No, non ce la facciamo. Ce la facciamo. Ok, ci siamo. Ti aiuto. Dai, riesci da quell da quel lato. Facciamo questa operazione difficilissima. 1 2 3 Olè! Ce l’abbiamo fatta! Ce l’abbiamo fatta! E voilà! E il piatto è pronto. Abemus scacciatam. Mamma mia che bono, che buonomeno. E adesso? E adesso, caro il mio Alessandro, buoncorso. Taglio. Andiamo col taglio. Par. Allora, prendo i piatti nel frattempo. Ma la dobbiamo tagliare insieme come come fanno gli scosi quando tagliano la torta. La tortaziale. Allora, intanto possiamo toglierci il grembiule così. Ok. nella parte finale del programma almeno ti puoi mostrare in tutta la tua beltà. Ok, riponiamo i nostri grembiuli. Andiamo a scoprire se questo in realtà è il lato senza carne. Senza carne. Scopriamolo subito perché non abbiamo fatto un errore di valutazione. Eccolo qua il taglio. C’è C’è anche, devo dire, la croccantezza sembrerebbe esserci. Ok. Ecco, questa è la porzione di Alessandro. Ovviamente sto scherzando. Ma come stai scherzando? Ah, scusa. Quanto la tua faccia? Ma io ero ero contento. Ah, va bene. Se Allora, ce la facciamo. Sì. Ok. Comunque la vedo carne, quindi non era questa la parte. Nemmeno questa. Nemmeno questa. Sarà una di queste. Sarà una di Eh beh, va bene. Esclusione. Ecco qua la nostra scacciata. Come dicevamo prima, comunque è importante che rimanga un po’ di tempo all’interno del forno per potersi eh un po’ stabilizzare. Ecco, al momento deve deve deve rapprendersi un po’, ecco, dovrebbe essere mangiata leggermente più fredda. Però intanto possiamo assaggiarla. Ah, sei pronto? Io sono prontissimo. Sei pronto? Già, già da questa mattina. Ma io paura, cioè io non mangerei mai un pezzo del genere. Vado con un pezzettino più piccino. Certo. Vado se Ok. Notare le differenze. Ma no, ma scusa, ma potevi tagliare anche quella? No, adesso te la mangi tutta. per intero. Allora, aspetta, avvicina il piatto. Grazie, perché qua ho perso metà del ripieno. Ok, vai. Tanto questo non si butta, lo mangiamo comunque. Allora, vuoi il coltello e la forchetta o o a denti? Assolutamente. Ma eh tagliamo questo qua, lo dividiamo. Va bene. Prendo i tovaglioli. Così. Io sono Allora, tu devi sapere che io, per esempio, sono una di quelle che mangia il la pizza la con le mani. No, col coltello e la forchetta. Non ci credo. Ah, la pizza deve essere mangiata con le mani. Eh, vabbè, farò uno sforzo adesso. Torno nuovamente alla mia posizione. Sì, sì, sì, sì. No, no, vabbè, perché no? Puoi restare qua, tanto è qua la tua la tua bella scacciata, quindi va benissimo. Facciamo vedere il risultato della nostra oretta trascorsa in cucina. Eccolo qua. Tu sei pronto? Io sono prontissimo. Mamma mia. Allora, ok. Ah, allora, andiamo ad assaggiare. Sarà bollente. Fai attenzione. Buona. Buonissima. 10. La scocciata è servita. Ottimo. Bene, sono contenta. Anche se non è Natale, noi siamo comunque felicissimi come se fosse la notte di Natale. Sempre mentre aspettiamo i regali e Babbo Natale che ce li porti, io vi ringrazio per essere stati con me durante queste puntate di Sicilia Cunzata. Grazie mille al nostro ospite di oggi, Alessandro Bonaccorso che mi ha fatto questo bellissimo regalo di essere qui con me oggi. Quindi, grazie di cuore e noi ci ritroviamo alla prossima. Adesso andiamo a mangiare la scacciata. Ciao ciao a tutti. [Musica] Sata che bontà infinita tranne anzane, pesce granita, fricci, mescola, assaggia, impara. Qui la cucina non è mai amara. Sicilia conzata, la fame è già arrivata. Sicilia conzata, la fame è già arrivata. [Musica] เฮ

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