Pane Batbout Marocchino: Soffice ,Sfogliato
e Versatile, perfetto da farcire in ogni momento della giornata!

Il pane Batbout è amatissimo sia nella versione salata che dolce, si può riempire con affettati, formaggi, spinaci,tonno , uova sode o frittate, o altre farciture a piacere,diventano un pranzo veloce o uno snack completo e gustoso, ma è anche delizioso nella sua variante più tradizionale e dolce: servito accompagnato da un bicchiere di tè alla menta, proprio come vuole l’usanza marocchina , i più golosi possono anche spalmarlo con Nutella o crema al cioccolato, per una merenda irresistibile che conquista grandi e piccini

Ingredienti
1kg di semola di grano duro rimacinata
18 g di lievito fresco , oppure 10 g di lievito secco, come preferite
1 cucchiaino di miele naturale oppure di zucchero semolato, come preferite
1 cucchiaino di sale
525 ml di acqua tiepida , che può essere di più o di meno, in base al tipo di semola che usate , perché alcune semole assorbono più liquidi di altre , quindi regolatevi in base alla consistenza dell’impasto
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Condivido con voi la ricetta del pane Batboot, un pane tipico della cucina marocchina, morbido, leggermente sfogliato e gonfio all’interno. Ideali da gustare in mille modi diversi in qualunque momento della giornata. Il pane batot unisci semplicità e gusto ed è una ricetta perfetta da avere sempre a portata di mano, da preparare in anticipo e scaldare al momento. Sarà difficile fermarsi a uno solo. Scopriamo insieme come prepararlo passo dopo passo. Lo preparo insieme a voi in padella, quella che tutti abbiamo in casa, e anche sulla piastra elettrica che per me rende la cottura ancora più pratica. Posso cuocere più pezzi contemporaneamente tutto in una volta sola. In una ciotola capiente metto 1 kg di semola di grano duro rimacinata. Aggiungo 18 g di lievito fresco oppure 10 g di lievito secco a seconda di quello che preferite utilizzare. Unisco anche un cucchiaino di mieli naturali oppure di zucchero simulato bianco. Serve sia per attivare il lievito, sia per dare al pane un bel colore dorato in cottura. Infine aggiungo un cucchiaino di sale. Aggiungo gradualmente due bicchieri di acqua tiepida, poi un terzo bicchiere lo unisco successivamente continuando a impastare. In totale ho usato circa 525 ml di acqua uguali a tre bicchieri e mezzo. La quantità di acqua può variare leggermente in base al tipo di semola che usate, perché alcuni semoli assorbono più liquidi di altri. Quindi regolatevi in base alla consistenza dell’impasto. Continuo a impastare con le mani trasferendomi sul piano di lavoro leggermente spolverato con un po’ di semola e lavoro l’impasto energicamente per almeno 10 minuti. Se volete evitare tutta questa fatica, vi consiglio di usare la planetaria o il bimbi se le avete a disposizione. Vi faranno risparmiare tempo ed energia. Alla fine devo ottenere un impasto omogeneo, morbido e ben lavorato. Ungo leggermente le mani e la ciotola con un po’ di olio di oliva, poi trasferisco l’impasto all’interno. Come potete vedere l’impasto risulta bello, morbido, liscio e leggermente appiccicoso. È così che deve essere. Copro l’impasto con la pellicola, poi con un canovaccio e infine con una copertina da cucina e lascio lievitare in un luogo riparato fino al raddoppio del volume. Dopo circa un’ora e mezzo di lievitazione, come potete vedere, l’impasto è ben lievitato e trabocca dalla ciotola. Nel frattempo metto a scaldare una padella antiaderente a fuoco medio e passo a formare le pallini spolverando leggermente con la stessa semola usata nell’impasto. Io di solito vado a occhio, ma se volete essere più precisi potete usare una bilancia. Ho formato pallini da circa 80-90 fino a 100 g ciascuna. li adaggio sul piano di lavoro e copro il resto dell’impasto rimasto nella ciotola con un canovaccio, così da evitare che si secchi o che si blocchi la lievitazione. Rotolo palline tra le mani formando una sorta di ball, una piccola sfera liscia e li lascio da parte per qualche minuto per farli ammorbidire. Poi inizio a stendere la prima ball in questo modo fino ad ottenere uno spessore di circa 1 cm. Metto la prima pallina stesa sulla padella già calda e nel frattempo stendo un’altra pallina nello stesso modo, mantenendo lo stesso spessore. Faccio attenzione al pane che cuoce in padella. Lo devo girare dopo appena 1 o 2 secondi, ancora prima che iniziano a formarsi bollicini sulla superficie. Questo passaggio è fondamentale, altrimenti il pane rischia di non gonfiarsi correttamente dopo. Continuo a girare il pane in padella ogni due o 3 secondi, cuocendolo da entrambi i lati, facendo molta attenzione a non creare nessun foro o buco nella superficie. Se il pane cuoce senza foro, posso garantirvi che si gonfierà perfettamente. Questo è proprio il segreto per ottenere un bat gonfiato che prende la forma di un palloncino, come lo chiamano in tanti. Con l’aiuto di una spatola premo leggermente sui bordi del pane mentre cuoci, così da aiutare la formazione dell’aria all’interno. In questo modo il pane si gonfia bene e cuoce anche all’interno, evitando che rimanga crudo o con la pasta molle al centro. Una volta che il pane si è gonfiato, lo lascio cuocere ancora per circa 1 o 2 minuti, girandolo su entrambi i lati. In questo modo prende un bel colore leggermente dorato, proprio come potete vedere. Con un pezzo di carta da cucina rimuovo la semola in eccesso rimasta nella padella per evitare che si bruci durante la cottura. dei pani successivi e poi continuo a stendere le palline e a cuocerle in padella nello stesso modo della prima fino a terminare tutti i sei lipagnotti che ho preparato. Man mano che li cuocio li metto su un vassoio foderato con un cannovaccio pulito da cucina. Con l’impasto rimasto formo delle palline della stessa dimensione delle prime. Poi scaldo la piastra elettrica impostando la manopola sul livello 5. Stendo le pallini una per una e li adaggio sulla piastra oramai ben calda. Anche in questo caso devo fare attenzione a non lasciare che si formino i primi bollicini prima di gonfiarli, altrimenti il pane rischia di non gonfiarsi correttamente durante la cottura. Giro il pane su entrambi i lati ogni 2 o 3 secondi e con l’aiuto di una spatola premo leggermente sui bordi per favorire la formazione dell’aria all’interno. In questo modo aiuto il pane a gonfiarsi bene e allo stesso tempo a cuocere anche all’interno in modo uniforme. Con un po’ di pazienza ho finito di preparare tutto il pane. Io di solito ne faccio in grandi quantità, impastando anche 3 o 4 kg di semola alla volta. Una volta cotti li conservo nei sacchetti alimentari mettendo tre o quattro pagnotti per ogni sacchetto e poi li ripongo nel congelatore. Si mantengono perfettamente fino a un mese senza alcun problema. Ogni volta che mi servono, sia per farcirle in versione salata che per gustarle in versioni dolci con burro fuso e mieli naturali. Scongelo la quantità disidata un’ora prima, poi scaldo in padella, preferibilmente a fuoco medio, girandoli su entrambi i lati e vi assicuro che tornano soffici e buoni come appena fatti. Spero che la ricetta di oggi vi sia piaciuta e ci vediamo alla prossima.

6 Comments

  1. Sabah El keir, 30anni fa sono stato per lavoro a Settat e Kenifra per installare impianti fotovoltaici ho ricevuto la massima ospitalità lì ed in altri luoghi , oltre che Casa' Tetuan Rabat , ho mangiato sempre cibo locale, buonissimo , il Marocco è il paese Arabo più evoluto, altro che i regni del Golfo

  2. Sabah El keir, 30anni fa sono stato per lavoro a Settat e Kenifra per installare impianti fotovoltaici ho ricevuto la massima ospitalità lì ed in altri luoghi , oltre che Casa' Tetuan Rabat , ho mangiato sempre cibo locale, buonissimo , il Marocco è il paese Arabo più evoluto, altro che i regni del Golfo