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Ingredienti:
320 g di Riso Vialone Nano
100 g di gorgonzola dolce
60 g di burro
70 g di noci
150 g di castagne precotte
Zafferano
Brodo di pollo
1 bicchiere di vino bianco
50 g di formaggio grattugiato
Salvia
Alloro
Sale e pepe

Allora, caro Sergio, vorrei dirti questo, che il 40 sono aumentate le ricette di risotto del 40% e credo che un po’ di merito ce l’hai anche tu. Ce l’hai anche tu? Ah, va bene. Io perché mi piace tantissimo e oggi facciamo un risotto meraviglioso perché è un connubio perfetto, un matrimonio d’amore tra castagna e gorgonzola. Sì, esatto. Castag. Guardate che cosa è arrivato adesso. Vabbè, stiamo facendo una un Scusami Laura, è colpa mia, però non ho resistito a far vedere questo. Eh, mamma giusto. Eh, qua siamo intorno ai 90 giorni di stagionatura. È sempre cameri, no? Sempre. E secondo me è giusto è giusto dire che il gorgonzola, ma c’è qualcosa di più sexy che mangiare e bisogna dire che il gorgonzola per dire la mia mamma guai non mangia il formaggio. No, però il gorgonzola vero non ha odore, cioè e non ha Evelina lattosio. Il gorgonzola non ha lattosio, quindi quando anche siete intolleranti a lattosi dice “Ah, ma io gorgonzola non lo mangio”. No, esatto. Basta. A posto. Allora, detto questo, eh, user preso tutti e questo è come per te. Eh, vai, vai. Allora, eh, castagne, castagne, chiaramente già lessate, io utilizzerò, eh, poi vedremo perché il Persi ci spiegherà tante cose sulle castagne, sull’utilizzare. Poi abbiamo della salvia che è fondamentale, il le noci, il burro, pochissimo zafferano e gorgonzola. Ecco, fondamentale qua è il burro perché deve accogliere, abbracciare la castagna e un buon riso. In questo caso sto usando è un riso che non uso sempre, è un un vialone nano, eh, in questo caso e non è della zona del veronese, anzi intanto io inizio già a fare il soffritto di burro, noci e salvia. Eh, in questo caso non è della zona veronese, ma domenica sono stato ogni tanto giro, eh, non sono solo chiuso. No, meno male che faccio pochi io faccio poco eventi, ma perché sono affezionato al mio ristorante, alle mie cose, eh, le tue cose, no? Ma poi anche perché ai ragazzi bisogna avere anche delle delle energie, non è che uno possa fare tutto, eh. Sì, se magari un attimo in più lo dedichi anche alla famiglia. Ma ero a Borgo Franco in questo paesino ti rendi conto quanto è bella l’Italia che non conoscevo. Borgo Franco nel Mantovano, però è vicino a Rovigo. È lì delà del Po, dall’altra parte c’è Bologna, una roba da da matti. È una una biodiversità pazzesca, tanto tartufo. Ah, son posti meravigliosi. E lì tanto il tartufo e poi il vialone perché guardi verso il delta del Po e lì è zona di vialoni GP. Eh, allora, burro. Burro, un pezzettino di Sì, devo devo dire deve essere buono. Buono? Sì, sì, quello è pazz lui l’ha mangiato. Adesso ho visto che non è facile mangiare proprio il burro a cucchiaiato. Lo stava facendo Fulvio. Sì, era buono. È buonante la reclama. È incredibile. Allora, detto questo, burro, noci, burro, un po’ di noci all’oro. È fondamentale, eh, la noce che si tosti appena appena perché donerà poi il sapore insieme alla castagna al nostro risotto. Mettiamo dentro il nostro riso, nostro vialen nano e lo facciamo tostare. In questo caso lo facciamo tostare. Ha rovinato tutto. E cioè no nel romanticismo del nostro Bravo maestro, questa è poesia. Quando lo batterete sui bordi diventa biancomadre Ferlar, per che qua deve tostare. Lo battiamo sui bordi e canta. Eh, sentite giusto come Paolo. Canta bene questo. E allora ci siamo. A questo punto mettiamo al massimo e sfumiamo con del vino bianco perché qui serve l’acidità. In questo caso non uso il limone per dare acidità o aceto forte o altro uso il vino. Vino bianco. Eh, ok. Facciamo evaporare del tutto il vino bianco ha sicuramente più acidità e poi lascia i colori del bosco, perché se usassimo il rosso già Sì, sì, sì, esatto. Il colore della castagna si vedrebbe meno. Qui abbiamo un brodo. Un brodo di sovrapposco, di pollo. Ah, di pollo. Quindi un brodo di carne. Brodo. Sì, sì. brodo di carne in questo caso. Non hai un brodo di carne in un Ma il pollo, la gallina si presta bene a scaldare il cuore, eh perché il brodo sai che non sta bene, dicono, no? Sì. Poi il brodo, io dico sempre nutre quando si è piccoli, ma scalda quando si è più adulti, quando si è Hai ragione, è così. Allora, andiamo ad avviare il tutto con un po’ di sale, un po’ di pepe, a seconda e ancora salvia. E qualche castagna, eh, qualche castagna di queste che viene aggiunta adesso, così al tempo di sbaldarsi. Sì, Giacomo. Come lei le hai fatte bollire queste? In questo caso bollite e poi pelate. Eh, allora per comodità guardate la provenienza, ma ci sono eventualmente per chi è in difficoltà. Ecco, non è male. Sono già pronte. Ecco, sì, per esempio, in un se volete rendere un po’ più sofistico, no, un po’ più particolare questo risotto, qualche caldarosta nel brodo non fa male perché gli dà quel sapore di ancor più di tostato di di brace. Eh, ecco, abbiamo così. E via. Noi abbiamo adesso il nostro riso che è qua. Andiamo avanti perché naturalmente sono passati 20 minuti e abbiamo già un bel riso. E qua aggiungiamo ancora qualche castagna, qualche noce e una punta che è importante, ma una punta davvero di zafferano. E questo mi piace perché dà un po’ anche questo colore. Sì, sì, ma proprio deve essere proprio una puntina, non troppo. Sergio. Sì, dimmi. Eh, vedi che dopo gli diamo un sapore. Sì. Metti nel brodo la arrosto la schiacci e la metti nel brodo. Vedi? Così questa scotta, però la schiaccio con brodcate proprio così con la mano come sto facendo io. Vedete? Scotta ancora caldarrosta. Poi la tirate su, bella schiacciata e si mette nel brodo. Sì. Ok. A posto. Ho fatto canestro qui. Guardate che bel giallo. A me piace questo giallo da questa parte. Sì, proprio deve essere proprio giallino. Appena appena da quest’altra parte andiamo a mettere Sì. un po’ di burro nel padellino e si vanno a Mi son fatto prendere questo, lo usiamo per la mantecatura e mettiamo dentro una foglia di alloro che l’alloro sta benissimo con le castagne, eh. M vero. Alloro e castagna spesso anche po loro lo sta bene con tutto per te. Poi un po’ di noci e le castagne e le castagne quelle che già bollite che abbiamo già messo nel nel Sì. Sì. In questo caso sale, un po’ di pepe, se volete un filo di zucchero e basta. Quanto deve andare per insaporirsi? Allora, devono andare almeno un 8-10 minuti piano piano perché si devono benare, amalgamare e abbiamo questo risultato. Vedi? Queste sono già buone anche, vedete? Guarda che bello. Ma questo è un sughino. Questo è buona in tutti i modi. Anche per tutti i modi. Per un su un pezzo di pane, su una pasta, sulla carne, su un battuto, una una tartara o altro. Eh, allora mamma mia. Mamma mia. Qui ci siamo. Allora, cosa facciamo? A Diamo tutto. Eh, manteicatura. Sì, manteccatura è veloce perché il gorgonzola si scioglie in un attimo, quindi andiamo a però come dire raccogliere un po’ di gorgonzola appena appena perché poi glielo mettiamo sopra. A me in gorgonzola piace più sopra che sì che dentro, eh, perché ha un bel sapore. Ma Andrea piace in tutti i modi adesso. Tutti e due. Anto. Poi io lo sto immaginando sui cornetti che aveva infornato Fulvio prima e secondo me qu Ecco anche questo gorgonzola sui tuoi cornettiare dopo lo passiamo di lì. Va bene. Invece di mettere le solite cosci mettiamo gorz. Molto bene, Antonella, sono d’accordo. Va bene. Quindi, formaggio grattugiato, gorgonzola, burro per la mantecatura e andiamo a spegnare e andiamo a mantecare. Ma deve essere molto molto morbido il risotto, eh? Molto molto morbido, perché poi dopo è una tela, eh. Su questa andremo poi ad aggiungere tutto quello che il bosco ci dà. Eh eh. Senti il profumo. Mamma mia. Vedi, non deve essere troppo giallo. Le mie troppo gialli. Perché senò eh, se non va bene. Allora, lo mettiamo proprio piatto così. Guardate qua, guarda che le castagne stanno cuocendo un po’ tanto. Sì, esatto. Va bene, va bene. Grazie. No, vabbè, ma come si fa a resistere? Cioè, voi capite che lavoro è è illegale, cioè è una roba che tu non puoi resistere, non c’è storia. Poi il gorgonzola con le castagne, gorgonzola che ha questo sapore forte, deciso con la castagna un po’ dolce. La materia, eh, la materiazzola materie, ecco, le materie 90 giorni in stagionatura, non 40, non è gessoso. Allora, ne mangiate meno, ma lo mangiate buono, perché è vero che caspita, sennò un problema. Allora, poi io dico sempre, se uno riuscisse a prendere queste forme, poi magari le divide con gli amici, cioè uno la prende. Ah, certo. Poi questo è un quarto, però ci sono gli ottavini, cioè c uno. Esatto. Ecco, io lo mangerei anche tutto per la mia famiglia, però uno che magari è da solo, sono in due, vedi, può anche compartire. Guardate adesso, ma guardate che cos’è questo risotto. Se poi capisco perché il 40% dei risotti è aumentato nel nelle, perché fare un risotto è un atto d’amore e poi è una roba Poi Barzetti, guarda, io non mi pento di averti chiesto tanti anni fa di specializzarti nei risotti perché un po’ t’ ho cambiato la vita. È vero. Sì, sì, è vero. E poi abbiamo aiutato anche tu l’hai cambiata noi, quindi grazie perché questo risotto è una roba da non credere. Un applauso a scena aperta. Una delle migliori ricette che ho visto fare questo Bravo!

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