CASTAGNACCIO della TRADIZIONE ricetta castagnaccio
#castagnaccio #dolcitradizionali #dolciitaliani
■ Qui trovi tutto, i miei libri e le cose che uso nei video, le magliette.
https://linktr.ee/rapanello
■ Ecco il sito internet ufficiale gratuito https://www.ziorapa.it/

☕ Vuoi offrirmi un caffè? Sostieni le nostre attività al costo di un caffè.
Se ti va di supportare il mio lavoro con una piccola donazione (giusto per tenermi sveglio e pronto a creare nuovi contenuti!), puoi farlo qui:
👉 paypal.me/cattaringabriele
Grazie mille, anche solo un caffè scalda il cuore! ❤️

Castagnaccio della Tradizione
Ecco le castagne e ci viene in mente il Castagnaccio, dolce antico, fantastico e decisamente autunnale.
Senza zuccheri aggiunti, senza glutine o uova, mette d’accordo tutte le diete.
Ed è anche facile, ma bada bene: ci sono alcuni canoni da rispettare, come l’altezza che deve essere di un centimetro o poco più, niente zucchero, niente uova.
Ingredienti
(per una teglia diametro 24 cm alla base)
• Farina di castagne 200 g
• Acqua 320 ml
• Sale un cucchiaino piccolo
• 10 noci oppure una manciata di pinoli
• Uva passa due manciate
• Olio d’oliva 3 cucchiai
• Rosmarino o semi di finocchio q.b.
È molto facile: accendi subito il forno a 190 °C statico, possibilmente.
Metti a bagno l’uvetta 10 minuti in acqua fredda.
Intanto setaccia la farina in una ciotola. Aggiungi l’acqua poco alla volta, mescolando bene e sciogliendo i grumi.
Prendi una teglia da 24 cm, mettici l’olio, spalma bene ovunque e versa la pastella.
Ora distribuisci l’uvetta ben scolata, poi le noci o i pinoli.
Aggiungi il rosmarino sfogliato o i semi di finocchio.
Inforna (posizione centrale, leggermente verso il basso).
Cottura 35 minuti: a metà cottura togli un attimo dal forno il castagnaccio e dondola la teglia per qualche secondo in modo che l’olio si distribuisca bene.
Sforna e lascia raffreddare.
Il castagnaccio non va tolto dalla teglia, ma tagliato a quadrati direttamente nella teglia.

#castagnaccio #dolcitradizionali #dolciitaliani #ricettatipica #dolceautunnale #ricettavelocissima #senza zucchero #senzauova #senzaglutine #ricettavegana #cucinaitaliana

castagnaccio, dolce tradizionale, ricetta autunnale, castagne, farina di castagne, dolce senza zucchero, dolce senza glutine, dolce senza uova, ricetta vegana, dolce tipico toscano, ricetta facile, dolce povero, pinoli, noci, rosmarino, rapanello,

Arriva l’autonno, arrivano le castagne, arriva la farina di castagne e quindi il castagnaccio, ricetta antica che è arrivata fine ai giorni nostri proprio grazie alla sua semplicità e la sua bontà. Un dolce rustico senza zucchero e senza strani ingredienti. Beatrice, la setacciatrice. To, ti do anche il resto. Settaccia 200 g di farina. Questo dolce qua si può fare anche con la farina di ceci, con qualche piccola variante. Scrivi nei commenti se ti interessa, perché è molto buono. L’ho fatto una volta ed era buonissimo. Uvetta, due manciate. Due manciate a occhio, eh, vedete la mano piena due volte va bene questa chiara, va bene quella scura e la copri di acqua fredda. Se è dura dura usa l’acqua tiepida. La lascio qui che ci servirà dopo. Ma la setacciamo perché? Perché sennò dopo ti fai i grumi perché è una farina un po’ umidiccia. A pallini. Sì, fa le palline. Guarda quante. Ti serviranno 10-1 noci. C’è una vera propria guerra sulle noci o sui pinoli, perché la ricetta originale prevede i pinoli e gli altri la ricetta originale prevede le noci. Io faccio un po’ di noci e un po’ di pinoli. Pinoli pochi perché costano un acidento dentro. Anche l’antitaccheggio si vede controluce. Di solito faccio solo noci perché i pinoli costano davvero tanto. Una bustina così 3,99, cioè son €4. Però stamattina il mio spacciatore ce l’aveva in offerta. a 2,79. Guarda, guarda se l’antitaccheggio messi bene, eh. Se lo hanno messo è perché se li fregano, eh. Pronti tutti gli ingredienti, possiamo iniziare a fare la pastella. Ecco la frusta. Dammi un pinoletto da sciogliere in bocca. Col cavolo. Uno solo. No, no. Quindi ripeto 200 g di farina di castagne setacciata, 320 g l’ho pesata di acqua a temperatura ambiente. Il segreto per non fare i grumi è quella che ne metti dentro subito metà, non tutta, eh. metà la giri un po’, ma giusto tre giri, eh, perché ti si imballa la frusta. Poi ne metti ancora un po’, ma ripeto, non tutta. Fai tre giri ancora qua e se vedi che va che riesci a girare senza impastare più la frusta, non mettere tutta l’acqua. Aspetta un attimo. La giri un po’, la sciogli bene. Vedi che c’è qualche grumo? Essendo così densa, questi grumi si scioglieranno molto facilmente. Devi solo girare un minuto, anche meno di un minuto, perché essendo densa c’è più attrito e quindi i grumi si sciolgono facilmente. Se tu metti subito tutta l’acqua c’è molto meno attritio e i grumi non li disfi più. Adesso la metti tutta. Ripeto, 200 di farina di castagna, 320 di acqua a temperatura ambiente emessa un po’ alla volta. Queste dosi sono per una teglia di diametro alla base di 24 cm. Se vuoi farne una da 28 cm, quindi grande circa così, devi raddoppiare tutte le dosi perché deve venire abbastanza bassa. Se usi una teglia di alluminio o di ferro, quindi non trattate la superficie, anche se sembrano pulite, pulitissime, lei pulite il giorno prima, fai sempre questa cosa qua, perché fanno sempre un pochino di ossido, soprattutto se passa un po’ di di tempo, giusto due gocce di olio, quello che c’è, un pezzettino di carta da cucina e gli dai una bella strofinata, così se ci sono in giro degli ossidi ti restano attaccati alla carta e non te li mangi. Non che facciano nulla, però sai mai, vedi, qualcosa c’è sempre. Ora facilissimo, ci metti due cucchiai di olio al centro con il pennello, se non vuoi sporcare il pennello, con il ditino poi te lo ciucci, mandi in giro l’olio dappertutto, dappertutto, lo mandi in giro sulla base e sul primo centimetro, non c’è bisogno di mandarlo fino in cima. Una piccola mischiatina ancora la pastella e la versi al centro, ma anche in giro, basta che la versi. Gabriele deve riposare 9 giorni, 9 noti, la devi mischiare ogni mezz’ora. No, ragazzi, quella è la farinata o cigana, è un’altra cosa. La farina di castagne non c’è bisogno di farla maturare in in ciotola. L’uvetta, te la ricordi? Ecco, si è mollata leggermente, la prendi così, la strizzi, fai uscire bene l’acqua e la strizzi forte. Anticamente non avevano lo zucchero, è arrivato tardi nel nostro continente e anche se c’era costava un accidente, quindi le torte venivano dolcificate con l’uva secca, con i fichi secchi, con cose dolci naturali come il miele per esempio. E i dolci erano poco dolci, appena appena. Vai, vai te, vai. Sta registrando. Ci metti le noci spezzate, parpagliate. Qualcuno ha rubato e i pinoli pochi, mi raccomando. Beh, se sei ricco mettine tanti, quindi tu. Oppure fai o uno o l’altro. Direi anche basta. Questi li salviamo. Come aroma ci va o il rosmarino oppure i semi di finocchio, dipende dalla regione, dall’abitudine. Io ci metto il rosmarino. Qualcuno ci mette anche il pepe, qualche qualcuno un po’ strano, vedete voi. Secondo me non va tanto bene. Strappi le foglie, eh, solo le foglie senza rametti e le metti in giro. Non tantissimo, un pochino, senza esagerare. Deve profumare un po’. Non mischiarlo, non agitarlo, non mettergli ansia. Il forno è già caldo da prima che l’ho acceso prima a 190°. Statico o ventilato, meglio statico però, però va bene che ventilato. Nella posizione centrale leggermente bassa, 35 minuti. Dopo 15 minuti, circa metà cottura, apri un attimo il forno, prendi la torta e gli fai fare questo movimento qua per distribuire bene l’olio, anche sopra se ce n’ha un pochino. Così non ne devi aggiungere altro, giusto tre-4attro giretti e poi la rimetti dentro. Trova il gatto. Eccolo lì. Intanto che il castagnaccio cuoce, ti ricordiamo che nella descrizione del video puoi trovare tutte le attrezzature che usiamo. I taglieri, i guantoni per non scottarsi, i coltelli tutti stupendi del regalo per te e non per gli altri. i libri, le pentole, il nuovo calendario per l’anno prossimo scintillante e il grembiule che abbiamo fatto fare apposta per l Ma già il calendario adesso. Sì, perché gli dobbiamo fare la dedica e metterci un piccolo autografo. Poi guarda com’è bello, c’è lo spazio per scrivere. Eh, io senza spazio non compro niente. Link in descrizione. Castagnaccio è pronto. Adesso bisogna lasciarlo intiepidere un pochino. Io lo mangerei anche bollente, però scotta. Il casassagnaccio andrebbe tagliato dentro la teglia perché è umido resta appiccicato al fondo e non si riesce a girare tanto facilmente. Io però lo voglio provare a girare lo stesso. Vediamo se si gira bene, sennò lo lasciamo in teglia. Oh no, è una pessima idea. Vi consiglio di lasciarlo in teglia. Castanaccio non si taglia a spicchi, come si fa di solito con le altre torte, come la pizza, ma si taglia a quadrettoni e lo tiri su con una palettina. andrebbe mangiato freddo, magari il giorno dopo, ma noi no. Subito lo dobbiamo mangiare. Lo spessore del castagnaccio deve essere un dito, non acqua, sdraiato. Eh, eh. Vieni qua. Dicevo, il castagnaccio lo spessore di un dito non fatelo troppo alto perché sennò altrimenti poi vi si pianta qua. Ma un pochino di zucchero per No, no, no, no. Se seguite le dosi che vi ho indicato, non serve assolutamente nessuno zucchero perché la farina è già dolceastra e poi ci abbiamo messo l’uvetta. C’è un profumino di rosmarino in tutta la casa come fosse un olio essenziale. Assaggiamo. Tanto sfumato l’olio essenziale. Assaggiamo. Sì. Questo si mangia con le mani. Eh, l’assaggio deve essere a bestia. Ah, molto buono, gustoso, dolce, giusto. Mi raccomando l’altezza. Non fatelo più alto di così perché vi resta più buono e se c’è anche un goccino di olio in più non ci stava male. Secondo me l’altezza giusta è proprio questa qua perché resta bello ricco di ingredienti. Se poi la vuoi più alta scegli una teglia più piccola e verrà più alta. Ti ricordo di scrivermi nei commenti se ti è piaciuta la ricetta. Scrivi anche se vuoi vedere quella di cui ti parlavo prima, la versione fatta con la farina in ceci e scrivi anche la tua versione di castagnaccio, perché sono sicuro che ci sono in giro 50.000 ricette diverse. Bella rustica, eh? Si ringrazia la Beatrice che ha registrato tutta la puntata e ha dato una mano anche in cucina. Dai, iscriviti al canale e lascia un bel like e noi ci vediamo alla prossima ricetta. E qui non mangia mai niente nessuno, eh. Però sto buco qua chi l’ha fatto? Un dolce uno. Uno. Son qua per setacciare. Beatrice, la setaccia. Di solito faccio solo noci. Le ho presi anche un problema.

41 Comments

  1. Ciao! Nelle mie zone (colline lucchesi) ne facciamo diverse versioni ma generalmente è più basso e si cuoce a temperatura piuttosto sostenuta in modo che venga croccante fuori e soffice dentro.
    La pastella viene fatta solo con farina e acqua, la facciamo riposare ma giusto un'oretta. Come guarnizione ci sono delle vatianti ma il rosmarino e l'olio extra vergine sono sempre presenti. Poi in più si possono mettere noci e pinoli, oppure anche scorzette di arancia. La mia versione preferita è olio evo, rosmarino, noci e scorzette di arancia.
    E non si deve essere avari con l'olio 😁
    Comunque la farina di castagne è così buona che tutte le versioni sono ottime!

  2. Mia mamma era di origini toscane ma cresciuta in un paesino dell'entroterra spezzino. In tempo di guerra con il castagnaccio si sono sfamati….era un mangiare povero…niente uvetta e niente pinoli, solo olio evo e rosmarino e lo mangiavano con le formaggette che facevano loro con il latte delle mucche. Una bontà ed io ancora oggi lo faccio così 😊❤❤

  3. Caro Gabriele…non ti ho più seguito perché purtroppo ho perso mio marito…compagno di oltre mezzo secolo….forse guardandoti di nuovo cercherò di tornare alla vita….ma è dura davvero….un abbraccio

  4. Beatrice/Gabriele, siete dei miti, finalmente una ricetta del castagnaccio che mi è riuscita, grazie mille. Sì interessante la versione con la farina di ceci. Buon lavoro

  5. Gabriele è se ci cascasce accidentalmente del cioccolato a pezzetti? Le tue ricette sono sempre bellissime e buonissime
    Grazie sempre 🫜😋✨

  6. Gabriele, se vuoi inserire la ricetta del castagnaccio di ceci, te ne saremmo molto grati! Grazie per questa ricetta, intanto

  7. Vabbè, Gabriele, ci sei mai stato a farli i pinoli? Quando ero bambino ti vendevano la pigna intera, dalla quale dovevi estrarre il seme col guscio, quindi romperlo ed estrarre IL pinolo singolo… Scarto terrificante a due palle che non ti racconto! Certo che i dolci venivano buoni! 😂😂

  8. bella ragazzi! ma se la si fa con la farina di ceci mica si chiamerà castagnaccio magari ceciaccio 😄😄

  9. Castagnaccio farina di castagne!!! X forza nel Mugello ci sa una certa familiarità visti i migliaia di castagno che abbiamo …pinoli

  10. Ma dai ero al supermercato è una signora cercava disperatamente la farina di castagne per fare il castagnaccio. Io invece non l'ho comprata e ora dopo aver visto la tua ricetta dovrò rimediare

  11. Ciaoooo se non ti seguo sempre è perché è un anno e mezzo che ho perso mio figlio, è dura dura vivere. Abbraccio te Beatrice. Vi seguo come riesco

  12. Il castagnaccio lo faccio così come hai spiegato tu. Sìiiii, mi interessa molto con la farina di ceci, e concordo col fatto che i pinoli hanno un prezzo assurdo, io uso i semi di girasole e parlando di farina di castagne ci hai mai fatto la polenta? Ho letto si mangia co formaggio piccante….

  13. Magari Gabriele la facessi anche con la farina di ceci…per chi è intollerante al glutine e che costa anche meno come farina..grazie di ❤

  14. Ho mangiato tempo fa un castagnaccio era buonissimo, mi hanno detto che aveva dentro la cioccolata, tu cosa dici, ci và la cioccolata 🍫 nel castagnaccio?…