Buona la tradizione napoletana, ma il cacio all’argentiera lo avete mai assaggiato? Prepariamolo insieme. Nasce a Palermo in via dell’Argentiera, dove prima erano concentrati tutti gli orafi e gli argentieri di un tempo. Uno di questi argentieri era caduto in disgrazia. chiese a sua moglie di preparare un piatto che avesse lo stesso odore e profumo di un piatto di carne che era un lusso ai tempi, però con gli elementi poveri. Allora la moglie dell’argentina utilizzò del formaggio ragusano e lo iniziò a far rosolare ed imbiondire questo olietto qua saporito di aglio. Fette tagliate spesse a 1 cm, fiamma bassa non deve friggere. Per ingannare gli altri e far sentire un buon profumo, rigira le fette di tanto in tanto le bagnò con un po’ di aceto, alzo la fiamma per farlo sfumare, così si sentivo un profumo per tutta la strada e le condì con abbondante origano e pepe fresco di mulinello e le rigirava di tanto in tanto per far sciogliere bene anche il cuore del cacio la gente che passava in questo violo si innamorava di questo profumo e da lì è stato chiamato caciocavallo all’argentera.

25 Comments
Altro ché carne 1000 a 1 per il caciocavallo ❤❤❤❤❤
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Mi devi scusare ma stavi insieme a dei video porno ed ho cancellato il tutto
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questo signore e le sue ricette ho fatto quello del polpo alla Luciana
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Lovely one
🤗🤗🤗🤗
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